Recensioni (a modo mio)

Relazioni instabili – Carlo Rosso

Relazioni instabili

Vi piace la psicologia? Capire perché siete stati lasciati, capire perché non vi è comprensione nella coppia, capire perché vi è rimasto un particolare feticcio? “Relazioni instabili” potrebbe esservi un pochino di aiuto, perché introduce una visione diversa.

Il saggio

Relazioni instabili”, scritto da Carlo Rosso, della casa editrice Golem Edizioni, di 286 pagine (la Golem Edizioni è stata fondata da Giancarlo Caselli, nel 2013, e i libri potrete trovarli sia in qualsiasi libreria, che negli store online), è un saggio essenziale per mostrare a noi stessi la verità celata dietro i nostri volti. 

L’unica cosa che ci unisce, imprescindibilmente da tutto, è il fatto semplice di essere umani, quel filo rosso che ci rende anche paradossalmente fragili. É di questa fragilità, insita in molti di noi, di cui ci parla Carlo Rosso, in “Relazioni instabili”: la fragilità nei traumi infantili, la fragilità della nostra psiche, quando si tratta di pandemia o eventi mondiali; la fragilità dell’individualismo che accompagna la nostra epoca; fragilità nel rispondere all’amore, nel rispondere alle nostre preferenze sessuali, che possono diventare perversioni, ma che non si devono confondere con l’intimità o con l’amore e come dice Carlo Rosso: “L’amore è lo scandalo del nostro tempo”; fragilità nella società, di oggi e di ieri, nella famiglia, nella “castrazione” della madre o nelle poche attenzioni del padre. Quando questo accade, sarebbe bene cercare l’aiuto di uno psicologo, perché per quanto possiamo sforzarci, e per quanto ci sia tanta volontà, in determinate situazioni potrebbe non bastare.

Carlo Rosso, in “Relazioni instabili“, vi introduce il problema, ma poi siete voi a doverlo far emergere del tutto, insieme ad una persona competente.

Non abbiate vergogna, o paura, di voi stessi o degli altri: chiedete aiuto, se serve, perché non è da deboli, anzi, per come la vedo io, è da persone che hanno il coraggio di affrontare un problema concreto, su una base astratta, perché la depressione, il bipolarismo, le ossessioni, i traumi che il nostro cervello immagazzina fin da piccoli, esistono, e sono anche piuttosto presenti, nella società di oggi. Non abbiate paura. 

Relazioni instabili” è un saggio tessuto in maniera, talvolta, articolata, ma diretto e crudo, nel rivelare le facce diverse che compongono l’essere umano: con una capacità strabiliante si addentra in ogni relazione umana, visualizzandola dal lato sano e dal lato non sano, mettendoci il piatto intero davanti, senza trucchi e omissioni, senza soggettività a compromettere tutto: psicologia nuda.

L’autore: Carlo Rosso

Carlo Rosso è medico, specialista in Psichiatria, psicoterapeuta, sessuologo e docente presso l’Università di Torino. 

Svolge diversi lavori, come medico e specialista (se mi seguirete anche su Instagram, il nome della pagina è “La bottega del libro”, nella diretta che si terrà nelle prossime settimane ne saprete di più, e se avrete delle domande da porgli, anche in maniera anonima, scritevemi in privato).

Ha scritto, oltre a “Relazioni instabili”, anche “Aggressori sessuali: la comprensione empirica del comportamento abusante (Edi Ermes/Pensiero Scientifico 2010); “Perversi e felici” (Golem 2012); “Ti amo e ti temo”; “L’amore al tempo dell’individualismo” (Svpress 2015).

I personaggi

Chi non ha avuto traumi, problemi di natura psicologica, relazioni collusive, dei genitori non presenti, delle situazioni che sono rimaste irrisolte, soprattutto in questa epoca storica? Proprio per questo i personaggi di “Relazioni instabili” siamo proprio noi, tutti noi: carichi di mattonelle piene e troppo sature che ci portiamo negli zaini, sempre in procinto di andare, ma mai troppo tardi per restare e per legare il filo rosso ad un altro zaino, poi ad un altro ancora, creando relazioni instabili che non avranno futuro, e che finiranno solo per formare milioni di nodi. Carlo Rosso nella sua vita, e in questo libro, cerca di districare i nostri vuoti, le nostre paure, le nostre ansie, i nostri fili, con cura meticolosa ed estrema limpidezza. 

Sì, i personaggi principali di questo libro, e della nostra vita, siamo proprio noi. Tutti noi. 

Relazioni instabili: la mia opinione

Relazioni instabili” è entrato nella mia testa come un uragano: ha spalancato finestre e sradicato via pensieri che si erano fissati in profondità, e ha portato, oltre ad un po’ di confusione, anche una nuova corrente. 

Quel filo rosso che lega le persone ha sempre legato anche me, infatti mi sono sempre rapportata alla conoscenza e all’incontro come una bambina si rapporta ai giochi: felice e fremente. 

Ho conosciuto tantissime persone nel corso della mia vita, e “Relazioni instabili” mi ha aperto parecchie porte, al cui interno ho trovato ciò che non avevo mai visto: la verità. 

La verità, si sa, non è mai comoda come una bellissima poltrona in pelle, ma fa luce, fa chiarezza: in tantissime relazioni che ho avuto, d’amicizia o d’amore, e di famiglia, talvolta incontravo dilemmi, che col tempo sono rimasti per lo più irrisolti, ma che ho sempre cercato un po’ di “psicanalizzare” (insomma, vorrei intraprendere la stessa strada, quindi non è una brutta cosa cominciare da sé stessi), ma sapevo di non poter andare molto lontano, e questo libro, seppur sia un assaggio di un mondo molto più vasto, è stato importante per me, come i tergicristalli lo sono per la macchina, quando piove: mi ha dato più visibilità sulla strada e sulle linee continue della vita (sto sinceramente ringraziando Carlo Rosso per “Relazioni instabili”, sì, perché mi ha arricchita sul personale). 

D’altronde però si sa, che il nostro tempo è difficile da gestire, mentalmente, socialmente e fisicamente, per questo bisognerebbe sapere cosa significa la parola “equilibrio”, e non solo in questo caso: tendiamo, in ogni cosa che facciamo, che siamo, che diventiamo, a trasformarla nel “troppo” della situazione, per questo generiamo, poi, situazioni come quella di Luca Argentero, l’ossessione della gender equality. Avete presente l’uomo che versa l’acqua alla donna, per galanteria, e la donna che per tutta la sera si fa desiderare? Ecco, per quanto possa esserci del becero maschilismo, bisogna anche stare attenti a non correre sul lato troppo opposto della strada, perché il giusto equilibrio, è sempre ciò che ci potrebbe salvare, ma è anche ciò che ci viene peggio. E come dice Carlo Rosso, in “Relazioni instabili“, sulla gender equality: “…che poi altro non è se non un dialogo tra saperi diversi”, e allora sfruttiamolo e giochiamoci, col nostro sapere, senza stare sempre sul nodo del disappunto. 

Conclusione

Relazioni instabili” è quel frigo sempre pieno di quando torni a casa dai genitori: pieno di ciò che dovresti mangiare, la verità di colore verde, ma vuoto di ciò che vorresti mangiare, una dolce bugia, ma fa bene: vi entra dentro e ci rimane.