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La forza di gravità – Claudio Piersanti

Oggi vi andrò a mostrare un romanzo che non è riuscito a rompere i muri della mia anima, “La forza di gravità”, ma che magari sarà più fortunato con uno di voi, e non lo metto in dubbio. Questo è solo il mio personale punto di vista, uno dei tanti, quindi non affezionatevi.

Il romanzo

“La forza di gravità” è un romanzo della casa editrice Feltrinelli, di circa 300 pagine. La trama del libro, originale e diversa, ha come protagonisti una ragazzina di nome Serena e il Professore, di nome Dario, e parla di un legame indissolubile che niente e nessuno, nel corso degli eventi, riuscirà a distruggere. 

All’interno di “Forza di gravità” si vedrà la crescita di Serena e l’invecchiamento del Professore, farsi strada tra una serie di problemi in cui si vedranno non solo coinvolti fisicamente, ma anche, e soprattutto, psicologicamente. 

Nonostante tutto mai si vedrà una crepa nell’amicizia tra i due, fatta di rispetto e di fiducia.

L’autore: Claudio Piersanti

Claudio Piersanti è uno scrittore e sceneggiatore italiano. 

Ha studiato all’Università di Bologna e vive tra Roma e le Marche. 

Nel libro “La forza di gravità” ho trovato una scrittura decisamente fluida, come se a parlare fosse il vicino di casa: a sprazzi logica, a sprazzi no. 

I personaggi

In “La forza di gravità” due sono i personaggi principali, come già detto in precedenza: Serena e il Professore. 

Serena è una ragazzina insicura che, grazie al suo amato Professore, riuscirà a prendere coscienza di sè e a venire fuori dal guscio, diventando adulta, e non vi svelo altro.

Il Professore, invece, è una persona anziana bisognosa d’amore, cosciente della vecchiaia che avanza e dei suoi comportamenti anomali, seppur, collegandomi a prima, c’è qualcosa di illogico, sia per come vengono descritte le anomalie del Professore, sia per il fatto che nonostante ne combini una dietro l’altra, bene o male,  riesce sempre a sfuggire alla legge, ma si sa, in fondo, che in Italia, le regole son ben diverse dal resto del mondo.

La zia di Serena, viene inizialmente raccontata come la strega cattiva del castello, quando, in realtà, si rivela come una delle persone più legate a Serena. 

Il padre è una presenza indifferente e invisibile.

Ottavio Celeste, il ragazzo di cui Serena si innamora, che sembra vero, ma poi frutto della sola immaginazione della ragazza. 

A dir la verità non ho trovato un personaggio che riempisse la scena, che riuscisse a emergere, per la propria personalità: insomma, non ho trovato, a mio parere, un personaggio con una struttura vibrante, intensa, graffiante, viva. 

La forza di gravità: la mia opinione

“La forza di gravità” mi ha lasciata un po’ a bocca asciutta. Mi aspettavo di trovare altro, qualcosa che avesse salite e discese, fiati sospesi, punti forti, ma niente di tutto ciò: non mi ha emozionata. 

Non ero partecipe del romanzo, non ero l’aiutante del Professore, non ero dentro al libro, come credo dovrebbe accadere con ciò che mangia il nostro essere, con solo il potere delle parole: ero semplicemente la lettrice di capitoli, per me, infiniti. 

Conclusioni

Cosa mi ha fatto capire, il romanzo “La forza di gravità”? Che le amicizie son belle quando si basano sul rispetto reciproco e sulla fiducia, in qualunque caso, in qualunque forma. Le amicizie sono belle se si trova qualcuno che, quell’amicizia, abbia voglia di portarla avanti. Le amicizie sono belle quando sono legate da un filo che mai si scioglierà. 

E mi ha fatto capire, anche, che noi esseri umani siamo estremamente prevedibili: se qualcosa non ci piace, o non stuzzica il nostro intelletto, o ci fa paura, lasciamo che il tempo passi inesorabile, rimandando e rimandando, quindi tanto vale accendersi una sigaretta, mettersi comodi e rimanere calmi, perché qualcosa mi dice che la vita sia fatta di tante cose belle, ma anche di tante cose lasciate a mezz’aria, come se fossero bolle di sapone che, finalmente, prima o poi, si andranno a schiantare al suolo.