Recensioni (a modo mio)

Ricongiunti Instabili – Anastasia Moser

“Ricongiunti Instabili” (si scriverebbe (Ri)congiunti (In)stabili) è il primo libro erotico della Golem Edizioni, che si arrampica su generi diversi e sul cambiamento.

Il romanzo: Ricongiunti Instabili

Ricongiunti Instabili” è un romanzo erotico, scritto da Anastasia Moser, DI 186 pagine, ed edito dalla Golem edizioni, che si è buttata in un genere diverso.

Ricongiunti Instabili” tratta di un argomento molto spinoso, il tradimento: Nina, sposata, si invaghisce di un suo datore di lavoro e da lì comincia a ballare con le emozioni e con la sua vita, in una continua e instabile altalena di sensazioni.

Purtroppo, in questo caso, ho notato diverse cose che non andavano: la mancanza di prologo, di titoli numerici dei capitoli, la mancanza del numero della pagina, lessico e punteggiatura non ottimali e narrazione piuttosto ripetitiva. 

Ha un inizio impulsivo, senza troppi preamboli, quando all’inizio credo siano essenziali i dettagli per fare capire/sentire al lettore che potrebbe essere anche la sua storia. 

Due cose, invece, che amo moltissimo di questa casa editrice è che la biografia dell’autrice è sempre presente (così non devo chiederla ogni volta) ed è una casa editrice che si butta sempre su generi nuovi, e credo non ci sia cosa più importante che aprirsi al cambiamento.

L’autrice: Anastasia Moser

È nata a Roma nel 1983. Ha due fratelli più grandi. Ha vissuto a

Roma fino al 2012, per poi trasferirsi a Milano per amore. È sempre stata attratta dal sesso in generale. Ricorda che da piccola aveva trovato in camera dei suoi genitori una collezione di VHS hard. Ricorda di essere rimasta scioccata e incuriosita da quello che aveva visto, tanto che alla maturità fece la tesina sull’eros. Ora è sposata e ha due figlie. 

Attualmente lavora part-time in una piccola azienda alimentare e si occupa di contabilità.

I personaggi

“Ricongiunti Instabili” si sofferma su due personaggi, tra cui la protagonista Nina, decisamente masochista e recidiva, che continua una relazione senza il futuro che vorrebbe: si lascia mangiare senza la forza di fermare ciò che la sta divorando; ed Edoardo, un personaggio egoista, che, finché riesce a ottenere ciò che vuole non si lascia scalfire da niente e nessuno.

Ricongiunti Instabili: la mia opinione

Io sono molto legata ai libri erotici, a dire il vero. Questo credo sia dovuto dal fatto che ho iniziato a leggere dagli Harmony ed erano proprio loro che mi aiutavano nell’atto della masturbazione. 

Prima mi accontetavo di ogni tipo di romanzo erotico: i romanzi che avevano una storia concreta dietro alle spalle, ma anche quelli che non l’avevano, e che finivano con l’atto sessuale e basta; i romanzi che mi davano sensazioni, ma anche quelli che non me ne davano. Alla fine credo sia stato proprio questo a farmi capire quali erano i romanzi, per me, buoni, da quelli no. 

Ci sono diversi stili di scrittura, in tutti i generi, dall’erotico – prendete la Despentes, che ha uno stile di scrittura crudo, diretto e fisico – al giallo, dal giallo al rosa, ma in ogni storia, narrazione, che si rispetti, dovrebbe esserci un filo conduttore che passa attraverso il libro e che arriva a noi, tenendo insieme i pezzi che, altrimenti, sarebbero completamente a sé. 

Ho trovato “Ricongiunti Instabili” un po’ confusionario, sotto questo punto di vista,  non aveva una storia chiara e spiegata nel dettaglio (quindi nessun personaggio esterno a vista, dal marito ai suoceri; nessun colpo di scena; nessun cambio di rotta): c’era solo tanto sesso e lei che si sottometteva (dal letto alla vita di tutti i giorni) al volere di lui, senza mai riuscire a smettere di farlo, pur volendo.

Nonostante ciò, “Ricongiunti Instabili” ha tirato fuori temi molto forti: il tradimento, il sexting, il catcalling, la rivalutazione di parole che spesso hanno avuto una connotazione negativa (cagna), la relazione tradizionale, che potrebbe essere, per alcuni, la soluzione sbagliata (se vorreste leggere qualcosa in merito al mio pensiero, cliccate qui), il fatto che, per quanto concerne il mio pensiero, non c’è nulla di sbagliato nell’avere fantasie sessuali, col proprio partner e no, all’interno della propria relazione.

Una frase che mi ha fatto molto riflettere sul fatto che all’interno della società debbano essere cambiate molte cose, è stata questa: “Quando voglio sentirmi sexy lo faccio in camera da letto, dove sicuramente non vengo giudicata male”. 

Non avremmo il diritto, uomini e donne, di sentirci sexy tutto il giorno, se anche solo lo volessimo? 

Insomma, la protagonista di “Ricongiunti Instabili” vive una storia malata, all’interno di esso, così mi viene da dirvi, prima di spoilerarvi che potrebbe trattarsi tranquillamente di un libro tragico erotico insieme, che potreste avere tutte le storie malate che vorreste, tra i libri e nella vita vera, e so che fareste carte false, per sentirvi il più normali possibili, seppur sia un termine ombrello, ma non sarebbe meglio essere sani, sereni e con attimi di felicità pura, seppur diversi?

Conclusione

“Ricongiunti Instabili” è un romanzo erotico e come tale va trattato (non aspettatevi, per intenderci, un romanzo rosa, con una grande storia d’amore): quindi cosa dite, non è arrivato il momento di godere e di amarci un po’ di più?